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Museo dell'Ara Pacis
Lungotevere in Augusta - ROMA (RM)
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Dal 17 Dicembre 2019 al 20 Settembre 2020
C’era una volta Sergio Leone
Museo dell'Ara Pacis - Lungotevere in Augusta - ROMA (RM)
A 90 anni dalla nascita e 30 dalla scomparsa una grande mostra per celebrare uno dei maestri assoluti del cinema italiano
C’era una volta Sergio Leone: è il titolo evocativo della grande mostra all’Ara Pacis, in programma fino al 20 settembre 2020, con cui Roma celebra, a 30 anni dalla morte e a 90 dalla sua nascita, uno dei miti assoluti del cinema italiano. L’esposizione arriva in Italia dopo il successo dello scorso anno alla Cinémathèque Française di Parigi, istituzione co-produttrice dell’allestimento romano insieme alla Fondazione Cineteca di Bologna.
Il percorso espositivo – curato dal direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, in collaborazione con Rosaria Gioia e Antonio Bigini – racconta di un universo sconfinato, quello di Sergio Leone, che affonda le radici nella sua stessa tradizione familiare: il padre, regista nell’epoca d’oro del muto italiano, sceglierà lo pseudonimo di Roberto Roberti, e a lui Sergio strizzerà l’occhio firmando a sua volta Per un pugno di dollari con lo pseudonimo anglofono di Bob Robertson.
Nel suo intenso percorso artistico Sergio Leone attraversa il peplum, (filone cinematografico storico-mitologico), riscrive letteralmente il western e trova il suo culmine nel progetto di una vita: C’era una volta in America. A questo sarebbe seguito un altro film di proporzioni grandiose, dedicato alla battaglia di Leningrado, del quale rimangono solo poche pagine scritte prima della sua scomparsa. Leone, infatti, non amava scrivere. Era, piuttosto, un narratore orale che sviluppava i suoi film raccontandoli ad amici, sceneggiatori, produttori all’infinito, quasi come gli antichi cantori dell’epica omerica. Ciò nonostante, la sua eredità creativa è enorme e solo oggi si comincia a comprenderne la portata. I suoi film sono “la Bibbia” su cui gli studenti di cinema di tutto il mondo imparano il linguaggio cinematografico, mentre molti registi contemporanei - da Martin Scorsese a Steven Spielberg, da Francis Ford Coppola a Quentin Tarantino, da George Lucas a John Woo, da Clint Eastwood ad Ang Lee - riconoscono il loro debito nei confronti del suo cinema.
Le radici del cinema di Leone affondano anche nell’amore per i classici del passato – in mostra i film dei giganti del western, da John Ford a Anthony Mann – e rivelano un gusto per l’architettura e l’arte figurativa che si ritrovano nella costruzione di scenografie e inquadrature, dai campi lunghi dei paesaggi metafisici suggeriti da De Chirico all’esplicita citazione dell’opera Love di Robert Indiana, simbolo in C’era una volta in America del salto in un’epoca nuova. Per Leone la fiaba è il cinema. Il desiderio di raccontare i miti (il West, la Rivoluzione, l’America) utilizzando la memoria del cinema e la libertà della fiaba, entra però sempre in conflitto con la sua cultura di italiano che ha conosciuto la guerra e attraversato la stagione neorealista. A partire da Per qualche dollaro in più Leone può permettersi di assecondare la sua fascinazione per il passato e la sua ossessione documentaria curando ogni minimo dettaglio. Perché una favola cinematografica, per funzionare, deve convincere gli spettatori che quello che vedono stia accadendo realmente.
Grazie ai preziosi materiali d’archivio della famiglia Leone e di Unidis Jolly Film i visitatori entreranno nello studio di Sergio Leone, dove nascevano le idee per il suo cinema, con i suoi cimeli personali e la sua libreria, per poi immergersi nei suoi film attraverso modellini, scenografie, bozzetti, costumi, oggetti di scena, sequenze indimenticabili e una costellazione di magnifiche fotografie, quelle di un maestro del set come Angelo Novi, che ha seguito tutto il lavoro di Sergio Leone a partire da C’era una volta il West. La mostra è suddivisa in diverse sezioni: Cittadino del cinema, Le fonti dell’immaginario, Laboratorio Leone, C’era una volta in America, Leningrado e oltre, dedicata all’ultimo progetto incompiuto, L’eredità Leone. Pubblicato dalle Edizioni Cineteca di Bologna il volume La rivoluzione Sergio Leone, a cura di Christopher Frayling e Gian Luca Farinelli.
Informazioni
Musei in Comune - Museo dell'Ara Pacis
Indirizzo: Lungotevere in Augusta - 00186 ROMA (RM)
Telefono: 060608
Email: info@arapacis.it
Sito web:
http://www.arapacis.it
http://www.museiincomuneroma.it
Giorni di apertura
Tutti i giorni 9.30 - 19.30. La biglietteria chiude alle ore 19.00
24 e 31 dicembre 9.30-14.00
1 gennaio ore 14.00-20.00
Giorni di chiusura
25 dicembre e 1 maggio
Organizzato da
Mostra promossa da Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Cineteca di Bologna, con il contributo del MIbact, in collaborazione con Istituto Luce – Cinecittà, Ministère de la culture (Francia), CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée. Ideazione di Equa di Camilla Morabito, supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura
Tariffe
Biglietto solo mostra: 11 euro intero, 9 ridotto; 4 euro biglietto speciale scuola ad alunno (ingresso gratuito per un docente accompagnatore ogni 10 alunni); 22 euro biglietto speciale Famiglie (2 adulti più figli under 18). Biglietto integrato Mostra + Museo dell’Ara Pacis: non residenti a Roma 17 euro intero, 13 ridotto; residenti a Roma 16 euro intero, 12 ridotto. Riduzioni e gratuità come previsto dalla tariffazione vigente. Per i possessori di MIC Card: ingresso gratuito per il solo Museo dell’Ara Pacis e Mostra con biglietto ridotto solo Mostra.
Parole chiave
cinema mostra Musei in Comune Museo dell'Ara Pacis mostra documentaria sergio leone C’era una volta Sergio Leone
Ultimo aggiornamento 31/08/2020