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Lavorare in Norvegia


La Norvegia ha un mercato del lavoro florido, con tasso di disoccupazione al di sotto della media europea e nel quale c’è molta richiesta di lavoratori da inserire nei settori petrolifero, marittimo, terziario
Lavorare in Norvegia

I lavoratori stranieri in Norvegia sono 387 mila, e di questi duemila sono italiani. I settori maggiormente produttivi dell’economia norvegese sono quelli che attengono le grandi risorse economiche del paese scandinavo: gli idrocarburi e la pesca marittima, alle quali si aggiunge un forte settore terziario.
Alla situazione florida del mercato del lavoro (con un indice di disoccupazione più basso della media degli altri Paesi OECD) si aggiunge un trattamento dei lavoratori fra i più equi dell’unione Europea.

Lavori più richiesti

Oltre ai già citati comparti marittimo, idrocarburi e terziario, i lavoratori più richiesti in Norvegia sono:

  • lavoratori del comparto edile
  • ingegneri
  • cuochi
  • autisti
  • lavoratori dell’economia
  • agenti commerciali e assicuratori
  • esperti delle IT

La media della retribuzione annuale è di 50 mila euro.

Come trovare lavoro

Caratteristica peculiare del mercato del lavoro norvegese è che la maggior parte degli annunci di lavoro (circa il 60%) non è pubblicizzato su siti dedicati ed organi di stampa: è perciò consigliabile visitare i siti internet aziendali e le sedi stesse delle società presso cui si vorrebbe lavorare (cercando i riferimenti sulle pagine gialle norvegesi), proporre la propria candidatura spontaneamente e dedicarsi con estremo impegno al networking.

I link utili per la ricerca del lavoro in Norvegia sono:

Ingresso nel mercato del lavoro

La ricerca di lavori temporanei e stagionali può essere un efficace modo per entrare nel mondo del lavoro in maniera veloce. Già a febbraio iniziano le ricerche, quindi è bene muoversi per tempo, attraverso gli stessi siti NAV ed Eures.
Altro modo per entrare nel mercato del lavoro è seguire un programma di tirocinio: se ne trovano diversi nel sito dedicato, The norvegian trainee guide, dove è possibile consultare anche le linee guida dei programmi, abbastanza diversi dai nostri. Infatti in Norvegia il tirocinio è destinato solo a giovani neolaureati, è retribuito e dura almeno 12 mesi, e alla fine del percorso garantisce un lavoro fisso a livello di junior management all’interno della compagnia.
Una volta trovato un impiego, si può contare su una serie di vantaggi, garantiti da un welfare che pesca in un Fondo Sovrano fra i più ricchi al mondo: la settimana lavorativa dura di media 37,5 ore; è previsto sempre un periodo di adattamento/prova sia per il datore di lavoro sia per l’impiegato di almeno 6 mesi remunerati; il lavoro nero è praticamente assente; il lavoratore è garantito e tutelato; sono previsti numerosi ammortizzatori sociali.
È interessante, per esempio, notare che i neogenitori possono usufruire di un congedo parentale pari a 12 settimane al 100% dello stipendio per i padri e a 47 settimane al 100% dello stipendio per le madri.
Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, è bene sapere che i cittadini europei che nel proprio paese hanno diritto ad un’indennità di disoccupazione da almeno 4 settimane, possono continuare ad usufruire del beneficio in Norvegia, ricevendo lo stesso contributo. È sufficiente richiedere i documenti necessari (E-303) all’ufficio di collocamento del proprio paese per vedersi riconosciuta un’indennità trimestrale in Norvegia. Se passati i tre mesi non si è ancora trovato un lavoro sarà necessario tornare nel proprio paese per non perdere l’indennità spettante.

Permesso di soggiorno

Per lavorare in Norvegia è necessario (passati i primi tre mesi durante i quali la permanenza – per motivi di studio o lavoro – è libera come nel resto d’Europa) registrarsi presso un ufficio della polizia locale, il quale provvederà a fornire un codice identificativo personale che è necessario per richiedere un permesso di soggiorno, per accedere alla previdenza sociale, per aprire un conto in banca e comprare una carta telefonica per il cellulare.
Il permesso di soggiorno si ottiene iscrivendosi all’anagrafe norvegese e documentando:

  • contratto di lavoro
  • disponibilità di un alloggio (se non lo si possiede già è possibile richiedere al proprio datore di lavoro una nota in cui si impegna ad aiutarvi a trovarlo)
  • la copertura sanitaria

Per quanto riguarda invece la posizione previdenziale e contributiva, bisogna sapere che anche se non è necessario iscriversi al NAV – Norwegian Labour and Welfare Administration (corrispettivo norvegese dell’INPS) è opportuno informarsi sui propri diritti/doveri di lavoratore.
Per esempio i cittadini europei che lavorano in Norvegia possono richiedere, per i primi due anni, delle deduzioni da applicare alle imposte da pagare pari al 10% del salario lordo (fino ad un massimo di 40 mila NOK all’anno).

Informazioni pratiche

Per farsi un’idea sul costo della vita la Reale Ambasciata di Norvegia indica: circa 3500 NOK (480 euro) al mese per cibo, spese mediche, trasporti e altri 3000/5000 NOK (400-700 euro) per l’affitto (che è più alto nelle grandi città come Oslo e Bergen). Per dati sempre aggiornati in merito è comunque preferibile consultare sul sito di Eures la sezione dedicata.

Per trovare casa si può fare ricorso alla sezione inglese del sito Studentsamskipnadn e Hybel oppure al sito (in norvegese) Finn.

Per info più generiche segnaliamo il sito di New in Norvegia, che fornisce informazioni pratiche sulla vita quotidiana in merito a trasporti, servizi, eventi ricreativi, servizi sanitari, etc.

Si può far riferimento anche all’Ambasciata italiana a Oslo, all’Istituto italiano di cultura in Norvegia, e all’Ambasciata norvegese in Italia.

Ultimo aggiornamento 20/01/2023

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