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Lavoro e impresa Autoimprenditorialità

Smart & Start


L'incentivo a fondo perduto del Ministero dello Sviluppo Economico per il sostegno alle startup su tutto il territorio nazionale
Smart & Start

Smart & Start è l’incentivo del Ministero dello Sviluppo Economico, gestito da Invitalia, nato per favorire la diffusione di nuova imprenditorialità e sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione dei risultati del sistema della ricerca.

Dopo successivi riordini e rifinanziamenti, un nuovo decreto del Mise ha introdotto, con la Circolare n. 439196 del 16 dicembre 2019 della Direzione generale per gli incentivi alle imprese (secondo la nuova disciplina introdotta dal Decreto del Ministro dello sviluppo economico del 30 agosto 2019), alcune novità: la semplificazione dei criteri di valutazione e di rendicontazione; l’introduzione di nuove premialità, l’incremento del finanziamento agevolato fino al 90%; fondo perduto fino al 30% per le imprese del Sud e un periodo di ammortamento più lungo. È possibile presentare domanda di agevolazione con i nuovi criteri. Si segnala inoltre che, grazie al decreto ministeriale del 24 febbraio 2022, le startup già ammesse alle agevolazioni possono chiedere di trasformare in fondo perduto una quota del mutuo. Maggiori dettagli su Invitalia.it.

A chi si rivolge

Possono beneficiare delle agevolazioni:

  • le startup innovative, costituite da non più di 60 mesi che siano di piccola dimensione e abbiano sede legale e operativa ubicata su tutto il territorio nazionale;
  • le persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa, compresi i cittadini stranieri in possesso del visto startup, purché l’impresa sia formalmente costituita entro 60 giorni dalla data della comunicazione di ammissione alle agevolazioni

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni di cui le imprese devono:

  • essere regolarmente costituite e iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • aver restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dal Ministero un ordine di recupero;
  • non essere “in difficoltà”, secondo quanto previsto dall’articolo 2, sub 18, del Regolamento di esenzione.

Non sono ammesse alle agevolazioni le imprese operanti nei settori della produzione primaria dei prodotti agricoli e del settore carboniero. Le agevolazioni di cui al presente decreto non possono essere concesse per il sostegno ad attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri dell’UE.

Tipologie di progetti ammessi

Sono ammissibili i piani di impresa:

  • caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo
  • e/o mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale
  • e/o finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.

Spese ammissibili

I piani di impresa possono avere ad oggetto la realizzazione dei programmi di investimento e/o il sostenimento dei costi di esercizio per un importo complessivo di spese e/o costi non superiore a euro 1,5 milioni e non inferiore a 100mila euro.

Sono ammissibili i programmi di investimento aventi ad oggetto l’acquisizione di:

  • impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, funzionali alla realizzazione del progetto;
  • componenti hardware e software funzionali al progetto;
  • investimenti per marketing e web marketing;
  • brevetti, marchi e licenze;
  • certificazioni, knowhow e conoscenze tecniche, anche non brevettate, purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche funzionali al progetto di investimento.

Finanziamenti

Ai soggetti ammessi sarà concesso:

  • un finanziamento agevolato a “tasso zero”, senza interessi, per un importo fin0o al 90% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 1,5 milioni di euro. La percentuale massima di finanziamento potrà salire all’80% se la startup è costituita esclusivamente da donne o da giovani sotto i 35 anni, oppure se al suo interno c’è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all’estero. Inoltre, solo per le startup con sede nel Mezzogiorno e nel Cratere sismico dell’Aquila, è prevista una quota (30%) di contributo a fondo perduto
  • servizi di tutoraggio tecnico-gestionale limitatamente alle imprese costituite da non più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Modalità di partecipazione

Le agevolazioni sono concesse sulla base di procedura valutativa con procedimento a sportello. La misura verrà gestita dall’Agenzia fino a esaurimento delle risorse disponibili e l’istruttoria delle domande presentate seguirà l’ordine cronologico di arrivo.

Maggiori dettagli sul sito di Invitalia, nella sezione Smart & Start. Si segnala inoltre che è disponibile l’app di Smart&Start Italia. Scaricabile gratuitamente su Google Play e App Store, l’applicazione permette agli startupper di seguire in tempo reale lo stato di avanzamento della domanda e di conoscere le novità sulle agevolazioni.

Ultimo aggiornamento 28/12/2023

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