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Cultura e spettacolo Mostre

Gianfranco Baruchello. Mondi Possibili

Dal 25 gennaio al 03 maggio 2025
Le opere dell'artista esposte a Villa Farnesina propongono un dialogo a distanza tra storia, iconografie e immaginari appartenenti a epoche differenti
Gianfranco Baruchello. Mondi Possibili

Dal 25 gennaio al 3 maggio Villa Farnesina (Palazzo Corsini, via della Lungara, 10) ospita Gianfranco Baruchello. Mondi Possibili.

Il progetto espositivo, ideato in concomitanza con il Convegno Internazionale di Studi sull’opera dell’artista che si tiene il 23 e 24 gennaio 2025 presso l’Accademia dei Lincei, a cura di Carla Subrizi, attraversa alcune sale della Villa Farnesina proponendo un dialogo a distanza tra storia, iconografie e immaginari appartenenti a epoche differenti. Gianfranco Baruchello con il suo lavoro radicale e indipendente, che ha attraversato sette decenni tra XX e XXI secolo, ha spesso affermato che tutta la sua opera sia stata il tentativo di costruire “piccoli sistemi” in grado di contrastare i grandi sistemi della storia, della politica e dell’ideologia.

La storia, l’inconscio, il sogno e l’ambiente, temi tutti presenti nei cicli degli affreschi della Villa Farnesina, sono stati continuamente indagati da Baruchello e tornano in questa mostra attraverso una molteplicità di media differenti, tra cui la pittura, l’oggetto, l’installazione, l’immagine in movimento. Cosa dunque avviene se un’opera di Baruchello si trova a dialogare con un’opera di Raffaello? Se la ninfa Galatea, presente negli affreschi della Loggia omonima, trova dinanzi a sé il tragitto di un fiume (Il Fiume, 1982-1983) pensato da un artista vissuto 500 anni dopo, come un percorso tortuoso, pieno di ostacoli? L’opera, con un nuovo allestimento, si sviluppa in parallelo sul lato lungo della Loggia di Galatea. Anche le altre opere della mostra dialogano con gli ambienti di Villa Farnesina. Case nomadi e fragili (Una Casa in fil di ferro, 1975 nella Sala del Fregio); monumenti ai non eroi ovvero a coloro che sono stati dimenticati dalla storia (il Monumento ai non eroi, 1962, nella Sala delle Nozze di Alessandro Magno e Roxane); stratificazioni sia temporali che spaziali della complessità dei cicli pittorici della villa colte nella misura ridotta di uno spazio non grande (Oh, Rocky Mountains Columbine, 1966 nella Saletta pompeiana); sguardi che dalla storia continuano a guardarci e a interrogarci in un montaggio fotografico (La storia ci guarda, 1972-2018); teste apribili che mostrano l’inconscio, la memoria e territori delle psiche ancora da esplorare (la serie Murmur, 2015 nella Loggia di Amore e Psiche) un giardino nel parco storico della villa (Giftpflanzen, Gefahr! (Piante velenose, Pericolo!), 2009) di piante molto belle e seducenti, che si rivelano in grado di costituire un pericolo; una scultura che mostra la cartografia di un territorio intimo e sensibile nella Sala 5 della Villa Farnesina, dove le pareti sono in restauro per far riemergere le stratificazioni pittoriche (Rilievo ideale, 1965).

La mostra attraversa, dunque, l’esperienza della storia, il suo racconto, in un dialogo tra modi lontani di vedere e percepire gli stessi soggetti: la casa e l’architettura, la psiche, il fiume e il paesaggio, la geografia, la storia e i suoi protagonisti. I Mondi possibili si configurano quando il tempo perde la sua articolazione: le sequenze si interrompono, il passato torna ad agire nella contemporaneità e il presente si realizza come incursione nel già stato. In questa mostra, lo sguardo sul passato, verso un’opera o un’esperienza di questo, è uno sguardo che indaga e che prova a osservare ciò che non era stato ancora visto.

Ultimo aggiornamento 23/01/2025

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