Villa Borghese: riapre la Loggia dei Vini
Riaperta a ottobre 2024, a conclusione della prima delle tre fasi di restauro, la Loggia dei Vini, il prestigioso padiglione dei Borghese, ospita il progetto d’arte Lavinia. Il nome è un omaggio a Lavinia Fontana, tra le prime artiste riconosciute nella storia dell’arte, presente nella collezione Borghese dai primi del Seicento.
Dal 26 maggio 2025 Johanna Grawunder e Daniel Knorr sono i protagonisti del nuovo gusto di Lavinia, il programma d’arte contemporanea a cura di Salvatore Lacagnina.
Per valorizzare le mura perimetrali che verranno restaurate il prossimo anno, la designer americana Johanna Grawunder (San Diego CA, 1961) ha progettato Wiley a Roma 2 (2025), un’installazione con una serie di lampade da muro dai colori fluo e luce UV. L’opera vuole esaltare la “pelle” del muro, la sua texture dalle stratificazioni secolari, rispettandone completamente le condizioni e vestendo di luce il muro grezzo. Architetta di formazione, cresciuta con i colori di Ettore Sottsass con cui ha lavorato a lungo, Grawunder si è avvicinata presto al mezzo della luce, cercando di integrare nei suoi progetti principi e scale architettoniche, materiali non preziosi e un’approfondita ricerca tecnologica. Al centro della Loggia, un’installazione di Daniel Knorr, artista abituatoa esplorare il rapporto tra pubblico e privato, affrontando fenomeni culturali, politici e sociali. L’installazione nasce dalla riflessione che i rifiuti sono come la “trachea” di una città, ne testimoniano il respiro, la vita e il consumo. Come objet trouvé, vengono compressi tra le pagine di un libro d’artista con una forza di oltre 50 tonnellate. Giunti alla diciassettesima edizione, i libri sono solitamente introdotti da un testo tradotto in una lingua minoritaria del paese nel quale sono realizzati. Alla Loggia dei Vini, la lingua è il latino, stabilendo un collegamento diretto con la stratificazione culturale e storica di Roma.
Queste due nuove opere site-specific si aggiungono alle sedute di Gianni Politi, alla maniglia di Monika Sosnowska che apre il cancello di ingresso, alla fontana d’acqua infinita di Piero Golia e alla leggendaria lupa sulla grata di Enzo Cucchi che lascia intravedere lo spazio dell’antico ninfeo. Mentre il sentiero Dante Desire Line Poetry Path di Ross Birrell & David Harding accompagna i visitatori con le parole di Dante dentro e fuori la Loggia.
Ultimo aggiornamento 10/06/2025