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Estero Lavorare all'estero

Lavorare nei Paesi Bassi


I Paesi Bassi sono al 5° posto fra gli esportatori mondiali: la loro è dunque un’economia florida, favorita da una situazione politica stabile. E i lavoratori internazionali sono qui benvenuti
Lavorare nei Paesi Bassi

I Paesi Bassi, grazie ad alcune grandi aziende che fanno base sul territorio come Shell, Unilever, Akzo Nobel, Philips, Aegon, ING Group, Rabobank, Heineken, TNT e Randstad, sono tra i primi 5 esportatori mondiali.
Il 71 per cento della popolazione è impiegato nel settore terziario, un quarto lavora nel settore industriale, e il 4 per cento in ambito agricolo.

Occupazione giovanile

Il mercato del lavoro neerlandese è, fra quelli europei, uno dei più favorevoli per i giovani: la disoccupazione si attesta intorno ad una percentuale inferiore al 10 per cento (mentre in Italia raggiunge vette del 35 per cento), quindi quarta in Europa dopo Norvegia, Germania e Austria.
A partire dal 2009, il governo dei Paesi Bassi ha puntato molto sull’offerta lavorativa per i giovani soprattutto provvedendo a momenti di incontro in cui far convergere domanda e offerta; offrendo corsi di formazione professionalizzante che garantiscano una maggiore integrazione tra lavoro e studio; fornendo un’istruzione professionale flessibile e implementando corsi di laurea votati all’acquisizione di competenze lavorative.
Tendenzialmente nel mercato del lavoro olandese più della metà dei posti vacanti sono destinati a persone con un’istruzione superiore, mentre solo un terzo degli olandesi ha conseguito un’istruzione di questo tipo.

Vita lavorativa

Da una ricerca dell’OCSE sulle ore di impiego dei lavoratori in diversi paesi, risulta che l’Olanda è il paese europeo nel quale si lavorano meno ore, essendo però al contempo al quinto posto per produttività.
Molti lavoratori in Olanda fanno ricorso ad un orario di lavoro part-time, al punto che questo tipo di lavoro consegna ai Paesi Bassi il primato mondiale. I tre quarti delle donne olandesi e un quarto degli uomini hanno un contratto part time. L’età a cui si va in pensione in Olanda è di circa 63 anni: a 65 anni solo un terzo delle persone lavora ancora.
Per quanto riguarda il salario minimo, quello neerlandese medio è al secondo posto (dopo il Lussemburgo) e prima di Belgio, Francia, Irlanda, Regno Unito, mentre il costo della vita è molto simile a quello italiano. Il che rende gli olandesi cittadini molto soddisfatti delle proprie condizioni di vita e ben predisposti nei confronti del proprio paese.

Una panoramica completa delle condizioni lavorative e di vita nei Paesi Bassi è consultabile sul sito di Eures, nelle pagine dedicate.

Settori di richiamo per lavoratori UE

La domanda di lavoratori stranieri si concentra su call center, alberghi, ristoranti, centri congresso e nei settori dell’Ingegneria, delle ICT, e settore Sanitario. Per quest’ultimo, in particolare, è predisposto un motore di ricerca specifico, il Big Register Advieswijzer.bigregister.nl/en, che fornisce anche informazioni sulle pratiche da sbrigare per avere il riconoscimento del proprio titolo di studio specifico e dunque trovare più facilmente lavoro. È importante sottolineare che nei Paesi Bassi non esistono ordine e collegi professionali (il loro ruolo è svolto in parte dalle associazioni di categoria). Non è necessario dunque sostenere esami di stato o concorsi. Si applica direttamente presso l’azienda che offre lavoro.

Più in generale c’è molta richiesta per

  • operatori sanitari
  • fiscalisti
  • manager ad interim
  • formatori
  • segretari/e bilingue
  • lavoratori terzo settore
  • esperti di marketing
  • consulenti aziendali.

Trovare lavoro nei Paesi Bassi

Il mercato del lavoro neerlandese è dotato di alcune caratteristiche fondamentali:

  • vocazione internazionale
  • alta employability (occupabilità)
  • alta flexisecurity (flessibilità e assicurazione del lavoro e reddito)

Queste condizioni fanno sì che la situazione lavorativa sia estremamente mobile: i lavoratori olandesi sono quindi disposti a lavorare poche ore e basano la propria scelta soprattutto sul trattamento economico.
Nel caso in cui si possieda un’istruzione superiore è particolarmente semplice trovare un impiego (anche se è preferibile conoscere anche la lingua olandese).
Inoltre i lavoratori provenienti da altri paesi europei trovano anche in Olanda, come nel resto dell’UE, condizioni particolarmente favorevoli:

  • non occorre un permesso di lavoro
  • hanno stessi diritti e doveri dei cittadini olandesi
  • è richiesta una sola una procedura per il permesso di entrata e di soggiorno
  • è consentito rimanere nel paese fino ad un anno per trovare lavoro
  • nel caso in cui l’azienda ospitante sia un referente riconosciuto (perché a carattere internazionale e quindi tipicamente ricorrente a lavoratori stranieri) le procedure sono ulteriormente semplificate.

Si segnala però che coloro che intendono restare nel Paese per più di 4 mesi devono richiedere la residenza al governo locale. Devono inoltre provvedere a stilare un’assicurazione sanitaria (obbligatoria): quella europea infatti, copre solo in caso di urgenze, ma non garantisce la copertura per spese relative a visite specialistiche e tutte le altre necessità mediche. Qualche informazione utile per sceglierla si trova qui Vivereamsterdam.com/assicurazione-sanitaria-olanda.
Per trovare lavoro nei Paesi Bassi un ottimo strumento è l’uso strategico dei social network e della rete internet.
Alcuni siti utili

in inglese:

werk.nl (sito del Servizio pubblico per l’impiego olandese)
expatica.com
togetherabroad.nl
eures.europa.eu

in olandese:
monsterboard.nl
intermediair.nl
nationalevacaturebank.nl

jobted.nl

Corsi di lingua olandese

Per essere più competitivi e appetibili sul mercato del lavoro neerlandese uno skill fondamentale è la conoscenza della lingua olandese. Ci sono molti modi per impararla. Si possono imparare le basi con l’app Hoi Holland. A Roma, l’Ambasciata dei Paesi Bassi segnala che presso la Scuola Svizzera, in Via Malpighi 14, alcuni insegnanti (accreditati presso il Ministero olandese preposto) impartiscono lezioni per principianti, avanzate o private. Gli esami per conseguire i livelli linguistici B1, B2 e C1 e C2 si potranno fare nei Paesi Bassi o in Ambasciata. Chi fosse interessato può contattare la coordinatrice Dianne Di Benedetto school@nederlandersinrome.net. A livello universitario, infine, si segnala che in Italia esistono diverse facoltà di neerlandistica (a Bologna, Firenze, Trieste, Roma, Napoli etc.).
Se invece si preferisce imparare la lingua sul posto, è possibile rivolgersi alle università, che il più delle volte organizzano corsi estivi per stranieri, oppure si può sfruttare la modalità interscambio, un’interessante opportunità che consente agli studenti olandesi di imparare l’italiano dagli studenti italiani interessati a imparare l’olandese.
Ci sono vari siti di riferimento per gli scambi di lingua, vere e proprie comunità alle quali è possibile iscriversi e inserire i propri annunci di scambio.
Alcuni esempi
polyglotclub.com
it.babbel.com

Ultimo aggiornamento 20/01/2023

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