#header ul li.colore-lavoro a { color: #d5863b !important; } #header ul li.colore-lavoro a:after { width: 80% !important; }

Lavoro e impresa Lavorare in Italia

Le opportunità del settore agricolo


Maggiori occasioni di ingresso per i giovani, finanziamenti per chi innova e nuove professioni: la grande fioritura del settore agricolo
Le opportunità del settore agricolo

Mercato del lavoro

Per dare un’idea delle potenzialità lavorative e imprenditoriali del settore agricolo iniziamo con alcuni dati. L’INAPP – Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche nella sua periodica attività d’indagine sugli andamenti economici e le previsioni di occupazione di medio termine rileva che l’agricoltura produce il 2.1 per cento del Pil italiano. Il peso del settore dell’agricoltura si è ridotto rispetto a qualche decennio fa, ma in alcuni territori rappresenta ancora una quota non trascurabile del valore aggiunto. Da notare che tra i settori che maggiormente garantiscono un lavoro, c’è l’agricoltura: è lei, infatti a far segnare il maggior aumento delle ore lavorate, con un balzo del 5,1% nelle ore lavorate che fa registrare la maggiore crescita tra tutti i settori produttivi. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti del Rapporto sul mercato del Lavoro messo a punto da ministero del Lavoro, Istat, Inps, Inail e Anpal che registra una crescita del 2,3% delle ore lavorate nel complesso dell’economia. Si tratta della conferma della dinamicità del settore che è stato capace anche di attrarre moltissimi giovani sia per fare una esperienza di lavoro come dipendenti che per esprimere creatività imprenditoriale. Confagricoltura segnala che nonostante un generale ridimensionamento delle attività agricole, sia pure rallentato negli ultimi anni, il ruolo direttivo delle donne nel sistema agricolo italiano resta sostanzialmente costante e l’incidenza sul totale delle imprese “agricole” a conduzione giovanile (under 30 anni), sia individuale sia societaria, segna crescita: fra il 2010 e il 2018, passa dal 3,6% al 4,2% per le individuali e dal 5,4% al 6% per le societarie.

Le iniziative governative per rilanciare il settore

Dal 2014 in Italia sono attive le misure del Piano #campolibero voluto dal Ministero delle Politiche agricole e forestali che prevede azioni per giovani, lavoro, semplificazioni, competitività e sicurezza in campo agroalimentare.
In particolare il provvedimento interviene su:

  • giovani: detrazione per affitto dei terreni al 19% per giovani coltivatori diretti e imprenditori agricoli fino a 35 anni; incentivi all’assunzione di giovani con contratto a tempo indeterminato o determinato di minimo 3 anni, con sgravio di 1/3 della retribuzione lorda;
  • lavoro: deduzioni Irap per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo determinato di almeno 3 anni e per almeno 150 giornate all’anno;
  • semplificazioni;
  • innovazione d’impresa: credito d’imposta per innovazione e sviluppo di prodotti e tecnologie, per nuove reti d’impresa di produzione alimentare, per l’e-commerce di prodotti agroalimentari;
  • sicurezza;
  • OGM.

Si inserisce nell’ambito di #campolibero anche il decreto #Terrevive, che consente la messa in vendita o in locazione di 5.500 ettari di terreni agricoli pubblici, con prelazione agli under 40.
Altri interventi di #campolibero come i mutui a tasso zero per nuove imprese agricole under 40, l’apertura società agricola in 60 giorni e il registro unico dei controlli aziendali confluiscono nel Collegato Agricoltura alla Legge di Stabilità. Mentre nel Decreto Competitività (dl 91/2014), convertito in legge (con modificazioni) n.116 dell’11 agosto 2014, confluiscono misure che riguardano e-commerce e reti d’impresa, prevedendo crediti d’imposta per investimenti in tal senso, oltre che detrazioni e rivalutazioni per i terreni agricoli (destinati questi a imprenditori agricoli profesisonali under 35).

Inoltre all’interno del piano Garanzia Giovani, il Ministero del Lavoro, la Cia-Confederazione italiana agricoltori e la sua Associazione giovani imprenditori agricoli (Agia) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che mira ad ampliare le opportunità di lavoro, di inserimento nel mondo produttivo e di qualificazione professionale a favore dei giovani dai 15 ai 29 anni, promuovendo l’attivazione di misure specifiche come tirocini, contratti di apprendistato ed opportunità di auto imprenditorialità nel settore agricolo.

A livello europeo è interessante notare che con la riforma della PAC (Politica agricola comune) 2014-2020 sono stati rafforzati gli investimenti nell’innovazione e nella formazione per l’ammodernamento del settore agricolo. Maggiori dettagli sul sito del Mipaaf.

Le iniziative degli enti locali

Anche a livello locale l’imprenditoria agricola è sempre più frequentemente oggetto di iniziative di sostegno e promozione e di incentivi riservati soprattutto ai giovani, ma in generale a tutto il comparto produttivo.

Per trovare le opportunità rimandiamo agli enti e agli assessorati (regionale, provinciale, comunale) preposti:

Profili professionali

Il settore agricolo è ampio e diversificato ed è difficile classificare le attività ad esso connesse e i rispettivi profili professionali. Come evidenziato nella scheda dedicata da ClicLavoro all’argomento, queste attività si possono ricondurre a due grandi categorie: quelle che rappresentano l’attività agricola vera e propria, come la prima lavorazione della terra, la coltivazione e la trasformazione dei prodotti in azienda, e quelle che invece allargano le funzioni ad attività esterne all’agricoltura in senso stretto ma ad essa collegate. Tali categorie fanno capo, in sintesi, a due profili professionali: il coltivatore diretto e l’imprenditore agricolo.

I giovani puntano innanzitutto su questo secondo settore – come fa notare Coldiretti – diversificando e offrendo un servizio più ampio che va dagli agriturismi, alle fattorie didattiche, dalla vendita diretta, alla produzione di cosmetici naturali e prodotti conservati. E poi nascono nuovi modi “verdi” di svolgere mestieri tradizionali. È il caso per esempio di educatori e psicologi che si dedicano all’agricoltura sociale, di coltivatori e cuochi che si cimentano con i fiori commestibili o di erboristi e farmacisti che scommettono sulla fitoterapia. Ma vediamo alcune professioni più da vicino:

  • agrigelataio: l’agrigelato è un gelato prodotto solo con ingredienti naturali e freschissimi, frutto dell’agricoltura locale, attiene dunque al filone vasto e di successo del km 0
  • wedding planner eco-compatibile: come un wedding planner tradizionale aiuta gli sposi nell’organizzazione del matrimonio privilegiando però location immerse nel verde ed ecosostenibili, catering rigorosamente biologico e preferibilmente a km 0, abiti in tessuti naturali, e make up con prodotti naturali ed ecologici
  • green jobs, tra cui ad esempio la bio-ingegneria, che punta a combattere il dissesto idrogeologico utilizzando le piante -> si veda la scheda dedicata ai green jobs
  • cooperazione internazionale: nasce come approccio di tipo collaborativo per sostenere lo sviluppo nei paesi più svantaggiati del sud del mondo. Gli ambiti di intervento dei progetti di cooperazione internazionale possono riguardare anche la sicurezza alimentare e lo sviluppo rurale -> si veda a tal proposito la scheda dedicata alla cooperazione internazionale

L’impresa agricola, qualsiasi sia l’attività professionale svolta, ha, nell’ordinamento italiano, delle caratteristiche specifiche. Recentemente è stata introdotta la qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP): è un imprenditore agricolo professionale chi sia in possesso di conoscenze e competenze professionali specifiche per il settore e dedichi alle attività agricole, direttamente o come socio all’interno di una società, almeno il 50% del proprio tempo di lavoro complessivo, ricavandone almeno il 50% del proprio reddito globale da lavoro. Parametri, questi, ridotti al 25% per chi si trovi ad operare in aree svantaggiate. I dettagli si trovano nella scheda dedicata all’impresa agricola.

Per la codifica delle principali professioni del settore agricolo è utile consultare il sito dell’INAPP, che nelle sezioni Artigiani, operai specializzati e agricoltori e in quella Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione – Specialisti nelle scienze della vita riporta le figure più comuni.

È infine importante sottolineare che Agronomi e Dottori Forestali, Agrotecnici e Agrotecnici laureati, Tecnologi alimentari, Periti agrari e Periti agrari laureati sono professioni regolamentate da ordini, come meglio evidenziato nella scheda dedicata a ordini e collegi professionali.

Per chi volesse intraprendere un percorso professionale in agricoltura segnaliamo la scheda dedicata alla formazione nel settore agricolo.

La ricerca del lavoro

Gli strumenti per trovare lavoro in campo agricolo sono comuni alla ricerca in ogni altro ambito. Segnaliamo dunque i servizi di orientamento, la sezione del nostro portale con i riferimenti utili per la ricerca di lavoro, e i social network professionali.
Accanto a questi strumenti ce ne sono però alcuni specifici per i lavori agricoli:

  • AgriJob : servizio di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro di Confagricoltura (autorizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali)
  • Job in country: portale di Coldiretti dedicato all’incontro fra domanda e offerta di lavoro
  • Monzaflora: sito della Scuola Agraria del Parco di Monza pubblica nella sezione Borsa lavoro domande e offerte di lavoro nel settore agricolo su tutto il territorio nazionale
  • restoincampo: app dedicata a far incontrare domanda e offerta di lavoro nel settore

Link utili

  • Lazio Innova – Spazio Attivo Bracciano: sostiene lo sviluppo del territorio attraverso la nascita di nuove imprese e il potenziamento di quelle esistenti
  • ClicLavoro: l’approfondimento su Agricoltura e lavoro
  • Ismea – Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare: è un ente economico del Mipaaf. Offre misure per l’insediamento dei giovani in agricoltura e a sostegno degli imprenditori agricoli. Ha realizzato la Banca delle Terre Agricole, il database nazionale dei terreni pubblici in vendita per uso agricolo
  • Nuova imprenditoria per l’agricoltura italiana: indirizzata all’imprenditoria giovanile in agricoltura
  • SlowFood: il portale dell’associazione che promuove la cultura del cibo offre spunti di approfondimento e promuove iniziative per lo sviluppo dell’agricoltura ecocompatibile

Infine un elenco approfondito di siti utili è consultabile nella scheda sul lavoro stagionale in agricoltura.

Ultimo aggiornamento 20/01/2023

Condividi su Seguici su

Potrebbe interessarti anche