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Cultura e spettacolo Mostre

Museo di Roma in Trastevere 2025

Dal 17 maggio 2024 al 01 marzo 2026
Mostre fotografiche e storie per raccontare la città nella nuova programmazione del museo
Museo di Roma in Trastevere 2025
  • Legami intangibili. Ventotto paesaggi festivi in mostra | dal 19 settembre al 1 marzo 2026
    Il progetto è il vincitore di Strategia Fotografia 2022, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. La mostra rappresenta un’occasione per riflettere sul tema della festa – riletta in chiave autoriale e contemporanea – in relazione ai paesaggi. Saranno esposti 28 reportage realizzati da Marina Berardi, Barbara Di Maio, Francesco Faraci, Francesco Francaviglia, Fausto Podavini, fotografe e fotografi sensibili alla ricerca etnografica e alla sperimentazione di nuovi linguaggi.  Un viaggio festivo che, esplorando i paesaggi, incontra luoghi, individui ed ecologie.
  • Migrazioni. XVI Premio IILA-Fotografia | dal 1 ottobre al 9 novembre 2025
    In mostra i migliori scatti dell’edizione 2025 del premio dedicato a fotografi latinoamericani under 40. La mostra, dal titolo Migrazioni, espone quattro progetti che danno voce a prospettive differenti e complementari. La vincitrice del premio, Fabiola Ferrero (Repubblica Bolivariana del Venezuela), è stata selezionata tra 116 candidati provenienti da 19 Paesi dell’America Latina con il progetto Buscando los olivos, un’indagine personale e poetica sulle proprie radici familiari italiane che riflette sull’inversione dei flussi migratori tra Italia e Venezuela. Accanto a lei, Karolainne Rosero (Colombia) ha ottenuto una menzione d’onore con Abeja mestiza, una celebrazione del concetto di mestizaje, ovvero la ricchezza delle contaminazioni culturali e identitarie che emergono dall’incontro tra mondi differenti, mentre il nicaraguense Alfredo Zúniga ha ricevuto una menzione d’onore con Desplazados de Mozambique, toccante testimonianza fotografica sull’esodo forzato di comunità colpite da conflitti armati. In linea con l’obiettivo del Premio di creare ponti tra la fotografia latinoamericana e quella italiana, è stato invitato a partecipare alla mostra Giovanni De Angelis, che interviene in triplice veste: giurato, espositore e tutor della vincitrice Fabiola Ferrero durante la sua residenza a Roma. De Angelis presenta il progetto BRADYSISMUS, un’indagine poetica sui Campi Flegrei e sull’esodo da un territorio segnato da movimenti tellurici, simbolo di una migrazione dettata dalla natura. Completa il percorso espositivo il progetto Scusa di Andrés Pérez (Repubblica Bolivariana del Venezuela), vincitore della XV edizione, realizzato durante la residenza artistica a Roma nel 2024. Il lavoro restituisce una visione potente di una Roma queer e latinoamericana, vibrante e resistente.
  • Cine de Papel. Poster cubani di cinema italiano dalla collezione Bardellotto | dal 29 ottobre al 22 febbraio 2026
    Colori accesi, forme audaci, messaggi rivoluzionari: negli anni Sessanta, nei cinema di Cuba, le locandine dei film non erano semplici strumenti di promozione, ma vere e proprie opere d’arte capaci di raccontare un’epoca. La vicenda della grafica cubana, nota anche come cartel cubano, si avvia in quegli anni con la costituzione dell’Istituto Cubano dell’Arte e dell’Industria Cinematografica (ICAIC). Qui, artisti e designer iniziano a creare poster non solo per promuovere i film cubani e stranieri, ma anche per diffondere messaggi politici e sociali. Durante il periodo della Guerra Fredda e dell’embargo americano, a Cuba non venivano importate le locandine dei film stranieri: i grafici locali si trovarono così costretti a realizzare nuove versioni dei poster, reinterpretando in modo originale i titoli in uscita. Questo portò allo sviluppo di uno stile unico di grafica, teso a tradurre l’essenza dei film in forme e con tecniche originali. Cine de papel divenne sinonimo di creatività e abilità, e los carteles de cine, ovvero i poster cinematografici, ne costituiscono la testimonianza più valida ed efficace. Il Museo di Roma in Trastevere ospita 96 esempi di questi poster creativi – oltre a layout, bozzetti e locandine italiane, per un totale di circa 140 opere – che reinterpretano con originalità e ingegno i film in programmazione senza mai usare le immagini degli attori protagonisti della pellicola.

Ultimo aggiornamento 20/10/2025

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