#header ul li.colore-cultura a { color: #b675c6 !important; } #header ul li.colore-cultura a:after { width: 80% !important; }

Cultura e spettacolo Mostre

Palazzo delle Esposizioni 2024

Dal 25 novembre 2023 al 25 agosto 2024
All'omaggio a Carla Accardi nel centenario della sua nascita si succedono mostra e festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri e l'expo dedicata all'artista messicano Javier Marín
Palazzo delle Esposizioni 2024

Dal 6 marzo al 1 settembre Carla Accardi viene omaggiata, nel centenario della sua nascita, dalla mostra antologica curata da Daniela Lancioni e Paola Bonani. Figura di assoluto rilievo nel panorama internazionale, Carla Accardi (Trapani 1924-Roma 2014) è stata una protagonista della cultura visiva non solo italiana. Mantenendo una singolare ed eccezionale coerenza espressiva, ha contribuito alla nascita e allo sviluppo di nuovi modi di intendere l’opera d’arte, dall’astrattismo dell’immediato dopoguerra all’informale, dalla pittura concettuale alla pittura-ambiente, da un’arte segnata dalle istanze del femminismo alla rinnovata joie de vivre incarnata nella pittura negli anni Ottanta, fino alle grandiose sintesi degli anni Novanta e Duemila. Caso unico tra gli artisti italiani della sua generazione, ha sempre dialogato con artisti e intellettuali più giovani nell’arco delle diverse stagioni del suo lavoro. Il progetto di mostra prevede opere provenienti da alcune delle più importanti collezioni pubbliche e private nazionali e internazionali, oltre a un nucleo di lavori storici rimasti proprietà dell’artista, che fanno parte oggi della collezione dell’Archivio Accardi Sanfilippo. A corollario della mostra, dall’8 marzo al 25 giugno è previsto un ciclo di incontri, talk e letture.

Dal 7 maggio al 25 agosto il palazzo ospita, in occasione di Expodemic – Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri, una mostra che racconta lo stretto legame tra la nascita e lo sviluppo delle esposizioni e la storia delle accademie, sia attraverso il coinvolgimento di artisti stranieri attualmente residenti sia con documenti storici. Roma non solo ospita il più alto numero di centri culturali internazionali, le cui vicende si intrecciano e si sviluppano fin dal 1666 con la fondazione dell’Accademia di Francia, ma è anche il luogo in cui sono state inventate le esposizioni moderne. A partire dalla mostra a Palazzo Esposizioni, Expodemic si diffonde nella città con una serie di poster realizzati appositamente per l’occasione e in distribuzione gratuita nelle varie sedi dei partner culturali. Un percorso che illustra l’importanza del rapporto rizomatico tra il Palazzo Esposizioni e le Accademie e Istituti di Cultura stranieri a Roma, mettendone in evidenza la ricchezza e la diversità, nonché l’assoluta attualità di questo arcipelago culturale. La mostra è arricchita anche da un programma pubblico di incontri, performance e proiezioni ospitato a Palazzo Esposizioni e dalle numerose mostre ed eventi organizzati nelle Accademie e Istituti di Cultura.

Dal 3 luglio al 6 ottobre arriva Materiae di Javier Marín. Scultore, disegnatore, pittore, Javier Marín (Uruapan, Messico 1962) ha da sempre reso omaggio, con il suo lavoro ultratrentennale, alla cultura e alla storia dell’arte italiana, contaminando i temi di ispirazione preispanica con forme e linguaggi propri del manierismo toscano e del barocco romano. L’esposizione racconta il percorso dell’artista e la sua ricerca, dalle prime esperienze di scultura monumentale – realizzate con materiali come la terra rossa di Oxaca o il bronzo lavorato nelle fonderie messicane – alle nuove sperimentazioni in resina riciclata, ottenute attraverso immagini digitali o utilizzando stampanti 3D. Le opere di Marín sono frutto del dialogo tra la cultura di provenienza e le esperienze artistiche italiane. In particolare, della cultura e della storia messicana, l’artista indaga, con spirito critico e al tempo stesso con fiducia, le vicende dei secoli XVI e XVII.

Ultimo aggiornamento 05/07/2024

Condividi su Seguici su

Potrebbe interessarti anche