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Cultura e spettacolo Mostre

Ctrl+A.C. Roma pulsante

Dal 20 aprile al 14 luglio 2024
Attraverso opere interattive di Antonio Masullo la mostra racconta Roma nei suoi aspetti storici ma anche simbolici
Ctrl+A.C. Roma pulsante

Dal 20 aprile al 14 luglio 2024 il museo delle Mura accoglie Ctrl+A.C. Roma pulsante, mostra personale dell’artista Antonio Masullo che, attraverso segni, forme, materiali e significati si intersecano tra di loro, racconta Roma nei suoi aspetti storici ma anche simbolici. Già nel titolo si nasconde infatti la possibilità di trovare tutti questi elementi, a volte in maniera più approfondita, negli spazi della rete. La sigla “Ctrl” è per antonomasia l’invito ad iniziare a cercare, “A.C.” rappresenta il riferimento temporale alla storia della città: lo spettatore si troverà così a saltare da una “dimensione” all’altra, ora nel presente, ora nel passato. Un Sanpietrino che diventa pulsante, proiettandosi nella rete e mantenendo la sua identità storica: questa è l’ironica sintesi della mostra di Antonio Masullo. Quelle esposte sono, secondo l’artista, opere attraverso le quali percepire, e potenzialmente, ritrasmettere, le vibrazioni arcaiche e simboliche di Roma. Come un’onda gravitazionale, la sua pulsazione trasporta da secoli, parole, concetti, invenzioni e idee che ancora oggi, anche se non ce ne accorgiamo, sono nascoste in moltissime cose che ci circondano quotidianamente.

Nella mostra troviamo due grandi piante della città: l’una, realizzata ad imitazione di quelle antiche, lascia partire degli input che sottolineano a quale distanza Roma ha fondato le sue città, l’altra sfrutta lo stesso principio per descrivere le parole in lingua latina tuttora diffuse ed usate. Un grande quadro descrive i segni basici che evocano una serie di gestualità arcaiche, comuni a tutte le civiltà antiche.
Altre opere spingono a chiedersi quale sia il reale significato di ciò che si vede, una didascalia pone una serie di alternative da scegliere.
Il fine della mostra è quello di lasciare che le emozioni, che partono da un tessuto storico reale, giungano all’osservatore attraverso il filtro della propria conoscenza, non necessariamente veritiero e attendibile, ed è proprio questo il carburante che alimenta le leggende e i racconti. Inoltre potremmo dire che l’antichità ci offre il materiale, ma la rete è il terreno fertile per assecondare la voglia di fantasticare, il bivio tra verità e immaginazione.

Ultimo aggiornamento 29/04/2024

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