Napoli Ottocento. Degas, Fortuny, Gemito, Mancini, Morelli, Palizzi, Sargent, Turner

Dal 27 marzo al 16 giugno 2024 le Scuderie del Quirinale ospitano Napoli Ottocento. Degas, Fortuny, Gemito, Mancini, Morelli, Palizzi, Sargent, Turner, un’ampia retrospettiva sulla produzione artistica a Napoli nel XIX secolo che evidenzierà e racconterà la dimensione cosmopolita della città partenopea. L’Ottocento napoletano ha prodotto immagini che hanno invaso pittura, scultura, moda, decorazione, architettura attraverso il lavoro di molti e celebri artisti presenti sulla scena internazionale per tutto il XIX secolo e la cui produzione artistica non cessa, ancora oggi, di stupire e affascinare.

La mostra alle Scuderie del Quirinale porterà i visitatori nei meandri di una delle città più importanti nel panorama artistico del XIX secolo. Quella che verrà raccontata nelle sale è una storia ancora poco conosciuta, di coloro che, tra i più grandi artisti dell’epoca, scelsero Napoli proprio in quegli anni, della comunità scientifica che si ritrovò tra il mare e il Vesuvio e di chi, questa storia, l’ha tramandata ai posteri.

In mostra, saranno esposte opere di grandi autori come: Edgar Degas, Fortuny, Gemito, Mancini, Morelli, Palizzi, Sargent, Turner De Nittis, Michetti, Morelli e molti altri. Nelle sale di Napoli Ottocento sarà possibile ammirare quasi tutti i capolavori di Degas realizzati durante la sua lunga e fondamentale permanenza a Napoli.

Napoli Ottocento sarà un’occasione imperdibile, non solo per scoprire la storia di una delle città più importanti del nostro Paese, ma anche per poter osservare da vicino capolavori unici al mondo provenienti da alcuni dei più prestigiosi musei italiani e internazionali come il Museo di Capodimonte a Napoli, il Musée d’Orsay e l’Orangerie, la National Gallery e la Tate di Londra. In particolare, alle Scuderie del Quirinale sarà possibile ammirare molte opere provenienti dalla collezione del Museo di Capodimonte, al momento non accessibili al pubblico a causa di lavori di ristrutturazione e ammodernamento che stanno interessando alcune sale della prestigiosa istituzione napoletana.