#header ul li.colore-cultura a { color: #b675c6 !important; } #header ul li.colore-cultura a:after { width: 80% !important; }

Cultura e spettacolo Gratis a Roma

Ya Babà. La scolpittura di Aly Baba Faye

Dal 13 dicembre al 21 dicembre 2025
Ingresso gratuito per la mostra dedicata al poeta, saggista, sociologo, sindacalista, attivista civile, e artista recentemente scomparso
Ya Babà. La scolpittura di Aly Baba Faye

Ospitata presso la Sala Santa Rita dal 13 al 21 dicembre 2025, la mostra Ya Babà. La scolpittura di Aly Baba Faye, offre il giusto riconoscimento all’artista italo-senegalese.

L’esposizione, promossa da Roma Capitale Assessorato alla cultura, nell’ambito delle iniziative riconducibili alla Giornata della Memoria di Roma Capitale, a cura di MetaMorfosi in collaborazione con la famiglia dell’artista, con Arci e Zètema Progetto Cultura, offre il giusto riconoscimento alle celebri scolpitture dell’artista, opere che fondono pittura e scultura.

La parte più originale della produzione dell’artista italo-senegalese consiste nei lavori realizzati su pietre sedimentarie, supporti naturali che gli offrivano infinite possibilità espressive, dai graffiti alla pittura. Per Ya Babà, nome d’arte scelto dal poeta, saggista, sociologo, sindacalista, attivista civile, e artista recentemente scomparso, quelle pietre erano veri e propri corpi capaci di custodire uno spirito: bastava “una pittura minima” per far emergere l’anima nascosta, attraverso un dialogo intimo con la materia.

L’esposizione raccoglie alcune le opere più significative di Faye, tra cui OcchioArborescenzaIl vaso di PandoraPsicheTotemLa sposa berbera e Grido d’allarme di Madre Natura. Un viaggio che ripercorre il legame profondo tra arte e impegno civile.

Faye ha costruito nel tempo un percorso creativo fondato su un principio cardine: la mixité, intesa come mescolanza, contaminazione, ibridazione. Un concetto che lui stesso definiva “chimica dell’ibrido” e che rappresenta la chiave di lettura più autentica del suo lavoro. Il termine, mutuato dall’urbanistica, evoca la necessità di contrastare segregazione e gentrificazione attraverso strategie di convivenza e prossimità. Per Ya Babà, però, la mixité era prima di tutto uno stile di vita, un modo di sentire e di amare, oltre che un manifesto estetico. «La mia avventura artistica – scriveva – è una ricerca dell’‘arborescenza del soffio’ che racchiude in nuce il mio pensiero e la percezione vitale».

Ultimo aggiornamento 15/12/2025

Condividi su Seguici su

Potrebbe interessarti anche