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Cultura e spettacolo Mostre

Mattatoio 2025

Dal 27 maggio al 12 ottobre 2025
Al museo le personali di due grandi fotografi contemporanei: Rober Ballern e Mohamed Keita e le mostre a ingresso gratuito della Pelanda
Mattatoio 2025

Dal 27 maggio al 27 luglio 2025 il padiglione 9B del Mattatoio ospita la mostra che racconta Roma attraverso lo sguardo attento e sensibile di Mohamed Keita, giovane fotografo nato in Costa d’Avorio che oggi vive e lavora tra Roma e Bamako (Mali).  Il titolo della mostra Porto Roma allude alla natura ambivalente della Città: luogo di approdo e di partenza, rifugio e soglia, porto dell’anima, dove passato e presente convivono, e dove il silenzio degli spazi si intreccia alle presenze umane. Il percorso espositivo invita i visitatori e le visitatrici ad attraversare la Città seguendo lo sguardo di Keita, che si muove tra centro e periferie alla ricerca di volti, gesti e luoghi capaci di raccontarne l’identità. In mostra, accanto a scatti tratti dal volume Roma 10/20, figurano serie come Prima-Dopo e Ritratti, che documentano le trasformazioni urbane e tracciano una geografia emotiva e sociale. Quella di Keita è una Roma contemporanea, viva e mutevole, dove l’umanità si manifesta tanto nella presenza quanto nell’assenza. Porto Roma è più di un omaggio: è un invito a riscoprire la città nella sua dimensione più autentica, fatta di contrasti, memoria e trasformazione. Ogni fotografia è un atto d’amore, un frammento di tempo che ci restituisce Roma nella sua essenza più profonda.

Stesse date, ma diverso padiglione, il 9a, per la personale dedicata a Roger Ballen (nato a New York nel 1950, vive da oltre quaranta anni in South Africa), uno dei maggiori e più noti fotografi contemporanei. Con Animalism, una ricerca che conduce da oltre due decenni, esplora il rapporto profondo e spesso inquietante tra esseri umani e animali. Le immagini in mostra sfumano il confine tra comportamento umano e animale, mettendo in discussione la natura stessa di questa distinzione. Pensata per lo spazio espositivo del Mattatoio di Roma – un ex macello dove un tempo venivano uccisi gli animali per l’alimentazione degli umani – la mostra è concepita come un’unica installazione: un teatro tipicamente “ballenesco”, in cui regnano l’assurdo e gli istinti primordiali. Il Mattatoio stesso, simbolo di violenza storica e del dominio umano sugli animali, diventa parte dell’opera, reinventato come spazio di riflessione. Attraverso composizioni surreali e un’oscura assurdità, Animalism rivela come l’animale sia al tempo stesso una presenza esterna e una parte intrinseca della psiche umana, svelando le profonde connessioni tra civiltà e natura selvaggia.

Si tiene invece dal 5 giugno al 3 agosto nella Pelanda l’esibizione a ingresso gratuito di Ottavio Celestino, Animal Question, che costituisce una riflessione e un’indagine aperta sul tipo di percezione e il grado di consapevolezza che la nostra civiltà ha verso gli animali e l’animalità. Fin dal suo esordio negli anni Ottanta l’artista ha sempre incentrato il proprio lavoro sulla relazione uomo e ambiente, in questa mostra si avvale del suo sguardo fotografico filtrato dalla storia, dal mito e dalla contemporaneità, per rappresentare la sua visione del mondo animale, la maestosità e la tenacia degli animali, la loro sofferenza e fierezza. Le immagini, assunte idealmente a icone sacre, vogliono indurre nel fruitore una catarsi purificatrice in stretto dialogo con la storia del Mattatoio, ora sublimato in sede museale.

Sempre nella Pelanda, fino al 3 agosto, è accolta la mostra From Stone to Spoon, progetto espositivo e installativo pensato per sensibilizzare il pubblico sull’evoluzione del nostro rapporto con il cibo, dall’età della pietra fino all’epoca contemporanea. L’obiettivo è promuovere una riflessione consapevole su tematiche fondamentali come la biodiversità, lo spreco alimentare, la nutrizione, e il benessere animale e ambientale, attraverso un approccio artistico, educativo e immersivo. Elemento centrale della mostra è una grande installazione site-specific: una tavola lunga 12 metri apparecchiata con piatti che raccontano la storia dell’alimentazione umana. Ogni postazione corrisponde a un’epoca storica, dal paleolitico fino ai giorni nostri, e presenta il pasto tipico di quel periodo. Accanto ad esso, vengono mostrati dati sull’energia impiegata per produrre, preparare e cuocere i cibi, insieme agli indici di spreco alimentare. Il percorso culmina con una proposta di pasto ideale per l’uomo contemporaneo, basato su principi di autosufficienza, agricoltura familiare, equilibrio con l’ambiente e riduzione degli sprechi. L’opera coinvolge direttamente il visitatore, rendendolo parte integrante dell’esperienza artistica. Attorno alla tavola si sviluppa un percorso informativo che, attraverso pannelli fissi e postazioni didattiche, illustra in modo chiaro e stimolante le trasformazioni storiche delle pratiche alimentari e le migliori strategie per un futuro più sostenibile.

Dal 12 settembre al 12 ottobre 2025 il Padiglione 9b ospita Spazi di resistenza, mostra a cura di Benedetta Carpi De Resmini che si inserisce nel contesto delle commemorazioni per il trentesimo anniversario della fine della guerra in Bosnia-Erzegovina, dell’assedio di Sarajevo (14 dicembre 1995) e del genocidio di Srebrenica (11 luglio 1995). L’esposizione non si limita a una rilettura storica di quei conflitti, ma si propone come una riflessione ampia e profondamente attuale sul presente post-bellico. Intrecciando arte e memoria, Spazi di resistenza si configura come un percorso poetico e politico che attraversa il trauma e la guarigione, attraverso le pratiche artistiche di sei artiste provenienti da contesti culturali, geografici e generazionali differenti: Simona Barzaghi, Gea Casolaro, Romina De Novellis, Šejla Kamerić, Smirna Kulenović e Mila Panić. Le opere – tra video, fotografia, installazione e performance – affrontano temi che spaziano dall’analisi geopolitica alla ritualità generativa, mettendo al centro il legame con la Terra come corpo vivo, politico, e spirituale.

Ultimo aggiornamento 16/07/2025

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