#header ul li.colore-lavoro a { color: #d5863b !important; } #header ul li.colore-lavoro a:after { width: 80% !important; }

Lavoro e impresa Professioni

Professione Docente


Un vademecum utile per aspiranti docenti di scuole d'infanzia, primaria, secondaria e universitari
Professione Docente

Insegnare è un compito che richiede numerose competenze. Oltre a quelle disciplinari, sono necessarie competenze psicopedagogiche, metodologiche e antropologiche. Doti personali di ascolto, comunicazione ed empatia completano un profilo fondamentale per lo sviluppo, anche professionale, delle nuove generazioni. Una sfida ineludibile è rappresentata dalle nuove tecnologie, in particolare dall’avvento dell’Intelligenza artificiale Generativa (GenAI), con la capacità tecnica di creare contenuti che interroga l’apprendimento ed i modi di fare insegnamento.

Per rispondere alla domanda “Come posso diventare docente?” occorre partire da una precisazione: non è facile districarsi tra i vari livelli scolastici, i titoli di studio richiesti, le abilitazioni e le diverse tipologie di graduatorie che consentono l’accesso a questa professione. Ed è sempre bene monitorare l’evoluzione normativa ed i cambiamenti rispetto all’accesso alla professione docente. Si consiglia pertanto di verificare periodicamente le indicazioni ministeriali.

Comunque, per rispondere, iniziamo con il prendere in considerazione il sistema scolastico italiano:

  • La scuola dell’infanzia e primaria,
  • La scuola secondaria di 1° e 2° grado
  • L’Università

Docente scuola dell’infanzia e scuola primaria

Per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria, è necessaria l’abilitazione che si consegue con la laurea magistrale a ciclo unico e ad accesso programmato in scienze della formazione primaria, comprensiva di tirocinio. Oppure, aver conseguito un diploma Magistrale o diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico o diploma sperimentale a indirizzo linguistico entro l’anno scolastico 2001-2002. Tali titoli danno poi la possibilità di partecipare ai Concorsi per titoli ed esami per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola dell’infanzia e primaria

Tra le università statali di Roma, troviamo Sapienza Università di Roma e l’Università degli Studi Roma Tre a proporre il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria (LM-85bis), mentre tra le università non statali troviamo la Libera Università Maria Santissima Assunta – LUMSA e l’Università Europea di Roma.

Docente di scuola secondaria di I e II grado

Per insegnare nella scuola secondaria, di norma si è in possesso del titolo di Laurea Magistrale o Diploma Accademico di II Livello oppure titolo di Laurea del Vecchio Ordinamento. All’interno del percorso universitario è necessario un piano di studi che comprenda i corsi che diano accesso alle diverse Classi di Concorso e revisione delle stesse. Successivamente è necessario ottenere l’abilitazione all’insegnamento, tramite percorsi universitari e accademici di formazione iniziale di 60 CFU/CFA, coerenti con le classi di concorso; a tali corsi possono accedere anche coloro che sono iscritti ai corsi di laurea magistrale (in caso di laurea magistrale a ciclo unico, occorre aver conseguito 180 CFU). Sono anche possibili percorsi di completamento più brevi di 30 CFU e 36 CFU, destinati però a coloro che abbiano requisiti specifici quali, ad esempio, aver già svolto servizio presso le istituzioni scolastiche statali o presso le scuole paritarie per almeno tre anni, anche non continuativi, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso per la quale scelgono di conseguire l’abilitazione o, anche, aver superato precedente prova concorsuale.

Si tratta, è bene sottolinearlo, di percorsi formativi a pagamento e con un numero di posti limitato, erogati dalle università e dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Successivamente, si potrà partecipare ai concorsi per titoli ed esami per l’accesso ai ruoli del personale docente nella scuola secondaria.

Maggiori informazioni su:

Docente universitario

Esistono diverse figure di docenti universitari. I professori di I e II Fascia possono partecipare ai concorsi delle singole università, dopo aver conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale; ma esistono anche altre figure come gli Assegnisti di ricerca e i Ricercatori, che possono accedere al Reclutamento delle Università.
Gli assegni di ricerca possono essere di varie tipologie: per chi è in possesso di laurea magistrale; per chi ha conseguito un dottorato di ricerca; o, anche, per chi partecipa ad un dottorato di ricerca o ad un progetto di ricerca.
Invece, i ricercatori possiedono un dottorato di ricerca o specializzazione medica e possono partecipare ad una procedura selettiva indetta dalle singole università. I giovani ricercatori che lavorano all’estero possono partecipare ai bandi del Programma Rita Levi Montalcini e, pertanto, venire in Italia per svolgere attività di ricerca.

Uno strumento particolare delle Università è rappresentato anche dalle Chiamate dirette per soggetti in possesso di requisiti particolari.

Accesso alla professione docente nelle scuole

L’assunzione nelle scuole può essere a tempo indeterminato o a tempo determinato (supplenze). Per il tempo indeterminato abbiamo le graduatorie dei concorsi per esami e titoli e le graduatorie ad esaurimento (GAE). Per le supplenze si attinge alle graduatorie ad esaurimento e alle graduatorie provinciali e di istituto.

Concorsi per il personale docente

I concorsi per il personale docente sono nazionali ed indetti su base regionale e possono riguardare i diversi livelli del sistema scolastico (scuola dell’infanzia e primaria, scuola secondaria di primo e secondo grado). Generalmente è prevista una prova scritta, una orale e la valutazione dei titoli. È importante far riferimento ai Bandi ed a tutte le informazioni reperibili sulla pagina del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Le graduatorie

Graduatorie ad esaurimento: riservate a chi è in possesso dell’abilitazione all’insegnamento. È una graduatoria chiusa ai nuovi aspiranti; pertanto, l’aggiornamento ogni tre anni avviene soltanto per chi vi è già inserito.

Graduatorie provinciali di supplenza: sono graduatorie aperte anche a chi non è abilitato, ma in possesso dei requisiti necessari per la classe di concorso. Queste graduatorie hanno validità biennale, hanno due fasce (abilitati e non) e sono aperte anche ai nuovi aspiranti. Si attinge alle GPS per le supplenze fino al termine delle attività didattiche o fino al 31 agosto.

Graduatorie di Istituto: sono suddivide in tre fasce: nella prima fascia troviamo i docenti inclusi nelle graduatorie ad esaurimento; nella seconda fascia troviamo i docenti abilitati ed inseriti nelle GPS; nella terza fascia abbiamo i docenti non abilitati con il titolo di studio valido per l’accesso all’insegnamento e iscritti nelle GPS di seconda fascia. Pertanto, l’aspirante alle supplenze può inserirsi nelle Graduatorie di Istituto insieme all’inserimento nelle GPS ed indicare fino a 20 Istituzioni scolastiche per le supplenze fino all’ultimo giorno di effettiva permanenza delle esigenze di servizio.

Maggiori informazioni su:

Interpelli

Le singole scuole possono pubblicare interpelli finalizzati ad individuare candidati a cui assegnare supplenze di durata variabile. Si tratta di avvisi pubblici, generalmente pubblicati sui siti delle scuole ma anche sul sito degli uffici Scolastici Provinciali.

Docente di sostegno

In attesa di specifiche classi di concorso e relative lauree magistrali, si diventa insegnante di sostegno attraverso corsi universitari di specializzazione a numero programmato ed a pagamento. I corsi misurano 60  crediti formativi universitari o, fino al 31 dicembre 2025,  40 CFU per i corsi INDIRE riservati ai docenti che, negli ultimi cinque anni abbiano svolto almeno tre anni di insegnamento su posto di sostegno del medesimo grado. L’abilitazione si consegue attraverso il superamento di un esame finale. Il TFA sostegno consente di accedere ai concorsi specifici.

Maggiori informazioni su:

Docente di religione cattolica

L’insegnamento della religione cattolica nelle scuole è riconosciuto dalle intese tra lo Stato e la Chiesa. Esiste un elenco di discipline ecclesiatiche, Facoltà Teologiche e  Istituti Accademici abilitati a rilasciare titoli validi per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica.

ITP (Insegnante Tecnico-Pratico)

Si tratta di docenti degli Istituti Tecnici e Professionali che svolgono funzioni molto importanti di gestione delle attività pratiche e laboratoriali. Dal 2026, per svolgere questo ruolo, sarà necessaria una laurea triennale e percorso abilitante di 60 CFU. Per il Docente ITP si potrà accedere ai concorsi, fino al 31 dicembre 2025, con il solo diploma di scuola superiore (appartenente ad una classe di concorso ITP); successivamente, è previsto l’accesso con una laurea triennale e successiva abilitazione con il percorso da 60 CFU secondo le specifiche classi di concorso.

Personale educativo (Docente Educatore)

All’interno del mondo della scuola troviamo il personale educativo, noto anche come docenti-educatori che lavorano presso le Istituzioni Educative (Convitti ed Educandati). I titoli di accesso a questo ruolo sono alcune lauree di ambito formativo e pedagogico: Scienze della formazione primaria, Scienze dell’educazione, Scienze pedagogiche, Laurea quadriennale vecchio ordinamento in Scienze dell’educazione o Diploma Magistrale o Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002. L’educatore svolge attività di aiuto verso ragazze e ragazzi come ad esempio l’organizzare attività ricreative o l’assistenza ai compiti scolastici. Anche per il personale educativo valgono le diverse tipologie graduatorie con il superamento del concorso per acquisire l’abilitazione.

Ultimo aggiornamento 17/09/2025

Condividi su Seguici su

Potrebbe interessarti anche