Museo di Roma 2025
La nuova stagione espositiva del museo mette insieme anime giapponesi e uno dei pionieri della fotografia di moda.
Dal 28 marzo al 12 ottobre 2025 il Museo di Roma a Palazzo Braschi accoglie la mostra Amano Corpus Animae, dedicata al Maestro Yoshitaka Amano. La mostra, ideata e sviluppata da Lucca Comics & Games e curata da Fabio Viola, celebra i 50 anni di carriera del Maestro raccogliendo in un unico percorso espositivo più di 200 tra opere originali, cel d’animazione e oggetti di culto. Un viaggio nella storia dell’animazione e dell’intrattenimento mondiale vissuto attraverso le numerose tappe che hanno contraddistinto la lunga carriera dell’artista di Shizuoka. Da Tatsunoko a Final Fantasy, dai primi passi mossi dall’artista negli Anni ‘70 negli studi di animazione fino alle opere più recenti: la mostra comprende gran parte delle creazioni che hanno contribuito ad affermare Amano come uno degli artisti più talentuosi ed efficaci. Con i suoi anime e i suoi videogiochi di assoluto valore, con gli inconfondibili sketch e painting, con la commistione di disegni e colori tipica di alcune sue opere iconiche, Amano si è affermato come un creatore di mitologie contemporanee, entrate nelle case di tutti, abbattendo le barriere del tempo e rimanendo impresse nell’immaginario collettivo di diverse generazioni. A rendere ancora più unico l’appuntamento di Palazzo Braschi saranno le opere originali, mai esposte in Italia fino a ora, che raccontano la collaborazione di Yoshitaka Amano con il celebre Michael Moorcock, senza dubbio uno dei più importanti esponenti della letteratura fantastica mondiale, autore dell’opera Elric di Melnibonè. I visitatori potranno godere dell’incontro dei due grandi maestri e dei loro immaginari, quello narrativo e quello visivo, in sei tavole dalle quali si evince la genesi che ha successivamente guidato il Sensei nella creazione delle opere di Final Fantasy.
Dal 25 giugno al 19 ottobre 2025 ecco George Hoyningen Huene Art.Fashion.Cinema. L’esposizione celebra, a 125 anni dalla nascita, uno dei pionieri della fotografia di moda: George Hoyningen-Huene (1900-1968). Curata da Susanna Brown, per oltre dodici anni curatrice del Victoria & Albert Museum di Londra, la mostra presenta oltre 100 fotografie distribuite in 10 sezioni differenti, con stampe al platino che esaltano lo stile elegante e sobrio del fotografo, oltre a sottolineare il suo uso innovativo delle tecniche di stampa e le influenze artistiche che ne segnarono il lavoro. L’esposizione ripercorre tematicamente la carriera di George Hoyningen-Huene (San Pietroburgo 1900 – Los Angeles 1968), figlio di un’altolocata americana e di un barone estone, che dopo la rivoluzione d’ottobre lascia la Russia e scappa con la famiglia prima a Londra, per poi trasferirsi nel 1920 a Parigi dove entra a far parte della cerchia ristretta di Man Ray, con il quale collabora attivamente, e frequenta gli artisti surrealisti come Salvador Dalì, Lee Miller, Pablo Picasso, Paul Eluard e Jean Cocteau, presenti in mostra in alcuni scatti senza tempo. Definito da Richard Avedon “un genio, il maestro di tutti noi”, grazie ai ritratti e alle composizioni fotografiche – tra le più sorprendenti del ventesimo secolo – George Hoyningen-Huene è tra i primi negli anni Venti e Trenta a catturare lo stile delle case di moda haute couture di Parigi, tra cui Chanel, Balenciaga, Schiaparelli e il gioielliere Cartier. In particolare, come capo fotografo di Vogue Francia, carica che ricoprì dal 1926 al 1936, Huene si impose come uno degli autori di punta del panorama del tempo, realizzando con spirito innovativo servizi caratterizzati da un’estetica influenzata dall’arte classica e dal Surrealismo.
Ultimo aggiornamento 26/06/2025