#header ul li.colore-cultura a { color: #b675c6 !important; } #header ul li.colore-cultura a:after { width: 80% !important; }

Cultura e spettacolo Mostre

La Galleria Nazionale 2025

Dal 17 giugno al 28 settembre 2025
Le esposizioni temporanee che accompagnano la stagione estiva della galleria
La Galleria Nazionale 2025

Dal 17 giugno al 21 settembre 2025, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ospita Un racconto lungo un viaggio, personale di Andrea Lelario a cura di Nicoletta Provenzano. Disegno, incisione, grafite, fotoincisione sono le tecniche predilette dell’artista che in questa mostra traccia un itinerario espositivo sul tema del viaggio come chiave poetica e dispositivo simbolico per indagare il legame profondo tra inconscio e materia, memoria e immaginazione, sogno e cosmo. Tra opere su carta, matrici in rame e taccuini, Lelario compone un linguaggio estetico ammaliante e magnetico. Elementi cardine di un viaggio segnico e simbolico, intimo e immaginifico, due modellini di treni, in scala 1:87, materializzano pensiero e inconscio come ideale moto perpetuo, sospensione tra luoghi e identità, allegoria di una filosofia nomade e di un tempo senza coordinate, fondendosi con il mondo esplorativo ed enigmatico dei taccuini dell’artista. Il treno, alter ego dell’anima in movimento, diventa così metafora del destino e figura dell’immaginario: un attraversamento continuo tra reale e mete del possibile. Intorno a questo “racconto lungo un viaggio”, la mostra si dispiega in un’indagine che percorre anima, universo e psiche, fantasia e realtà, sogno e mistero nel suo racconto intimo e diaristico.

Dal 1 luglio al 28 settembre 2025 in galleria la monografica di Ahmet Güneştekin – Yoktunuz (Eravate assenti) che espone sculture, dipinti e installazioni monumentali dell’artista turco di origine curda, che raccontano la storia, i miti e le leggende delle civiltà anatoliche, del Mediterraneo e della Mesopotamia, da cui Ahmet Güneştekin trae ispirazione. La mostra è costruita sul dialogo con i capolavori della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e propone un viaggio emozionante alla scoperta di iconografie radicate in epoche e culture remote, assieme a temi universali come l’esodo, le migrazioni, i confini, il senso di comunità e il sincretismo culturale e religioso. Elemento centrale nella poetica dell’artista è il concetto di memoria: il ricordo degli invisibili, degli esclusi, delle minoranze che spesso restano tagliate fuori dai racconti ufficiali della storia. Dalla memoria nasce il bisogno di indagare e interpretare questioni sociali e ambientali, coinvolgendo lo spettatore sul piano visivo, intellettuale ed emotivo. L’installazione Yoktunuz, è esposta nella sala neoclassica con il capolavoro di Antonio Canova “Ercole e Lica”, in una relazione drammatica esaltata dalla tensione del gruppo marmoreo. L’installazione a parete, che misura 12 metri di base per 4,5 di altezza, è composta da centinaia di oggetti quotidiani raccolti sia tra le macerie di Diyarbakir, città patrimonio dell’Unesco e teatro di scontri nel conflitto turco – curdo, sia dalle rovine delle case distrutte nella provincia di Hatay dal terremoto nel 2023. Al nitore del marmo scolpito con magistrale intensità da Canova fa da contrappunto il nero dell’installazione di Güneştekin, che trascende in un compianto universale.

Ultimo aggiornamento 02/07/2025

Condividi su Seguici su

Potrebbe interessarti anche